I nostri primi cinquant'anni

Claudio Suter

La storia dice che la "Società Bocciofila Brissago" è nata nel 1965: quindi parliamo di 50 anni or sono giusti giusti. La ricorrenza va pertanto onorata come si conviene. Occorre tuttavia tener conto anche della "preistoria", che allunga notevolmente il rapporto di Brissago con il gioco delle bocce, inteso quale competizione ufficialmente riconosciuta.

All'inizio degli Anni Trenta - suppergiù 85 anni or sono - risale infatti la costituzione di una "Federazione Bocciofila Brissago", che poteva contare su ben 6 viali abbinati a esercizi pubblici del Borgo: due al Giardino, due al Verbano, uno al Sole e uno al Canvetto. La denominazione venne modificata nel 1943 in "Federazione Bocciofila Verbania", con affiliazione delle sezioni Giardino e Canvetto.
Come spiegare la nuova denominazione? Con le storiche realtà territoriali del Locarnese, ovvero il fiume Maggia che, pure nel mondo delle bocce e già negli Anni Quaranta, fungeva da "separatore": sponda destra "Verbania", sponda sinistra "Locarno", queste le ragioni sociali delle due Federazioni.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, ci pensò il progresso edificatorio a segnare i destini di parecchi viali. Le gare si limitarono al solo viale superstite del Verbano, da cui la nuova modifica della ragione sociale in "Società Bocciofila Verbano Brissago".

Fu ancora una volta il progresso, legato alla viabilità e in particolare alla costruzione del nuovo viadotto, a suggerire la soluzione che ci porta per direttissima ai giorni nostri. Grazie all'impegno (in tutti i sensi: di lavoro gratuito in primis ma anche finanziario) di una quindicina di soci benemeriti, vide la luce il bocciodromo. Per la storia, siamo nel 1965. Sul nuovo viale si giocano le prime gare e nasce così la "Società Bocciofila Brissago" che oggi, con legittimo orgoglio, festeggia il mezzo secolo di vita e - soprattutto - di attività.

Quanto al bocciodromo, saranno gli Anni Settanta a definirne "contorni" di non poco conto: chiusura laterale, impianto di riscaldamento e buvette. In altre parole: la struttura "indoor" che tutti possiamo ora ammirare. Il prestito senza interessi del Comune di Brissago, il contributo Sport Toto, il generoso lascito di Attilio Gallotti e il lavoro di progettazione e direzione lavori a titolo gratuito di Ermanno Barosso hanno contribuito alla sua realizzazione.

I cinquant'anni che ci separano dagli odierni festeggiamenti sono soprattutto una storia di uomini, che hanno saputo coniugare impegno e passione. Sono molti i nomi che meriterebbero citazione, molti ben conosciuti, altri purtroppo cancellati dal tempo: tutti insieme, appassionatamente, hanno concorso a scrivere la storia e a fare le fortune della "Società Bocciofila Brissago".

Radio della svizzera italiana al Bocciodromo 

Domenica 20 ottobre 2019 - Appunti di un anonimo

Se la memoria mi sorregge, la mia passione per le bocce è iniziata all'incirca nell'estate del 1958, quindi a17 anni non ancora compiuti, nella locale Società Canvetto, società nella quale ho rivestito per diversi anni alcune cariche in seno al comitato direttivo.
A quei tempi avevo cominciato a giocare quale puntista ed in seguito avevo pure provato, però con poche soddisfazioni a "fare", come si dice in gergo, il colpitore.
Se non erro ho fatto parte di questa società fino a circa metà del 1975 e nel 1977 sono stato invitato dall'allora Presidente Edoardo Catenazzi a tesserarmi nella società Verbano. Società nella quale ho rivestito, da subito, la carica di segretario.
Ricordo con immenso piacere che alla fine del 1977 inizio 1978, su incarico del presidente Catenazzi, di aver iniziato lo studio per la chiusura del bocciodromo con portoni scorrevoli, lo studio per la dotazione di un riscaldamento elettrico onde rendere possibile il gioco delle bocce durante i mesi invernali, lo studio per la posa dei parapetti longitudinali in metallo del viale, lo studio per una nuova buvette e di diversi significanti interventi di sistemazione e di miglioria.
Tutti questi importanti lavori per trasformare il bocciodromo in struttura "indoor" furono resi possibili grazie al lascito Affilio Gallotti, al prezioso contributo dello Sport Toto ed al prestito senza interessi del nostro Comune.
Per rendere possibile la messa a punto di questi interventi ci si è avvalsi della preziosa collaborazione di alcuni soci attivi. Mi ricordo che questi lavori venivano fatti alla sera dopo il lavoro quotidiano. Era duro ma credo ne sia valsa la pena!
La speranza era quella di avere un bocciodromo coperto e riscaldato e quindi agibile tutto l'anno.
Sempre nell'ambito sportivo mi ero preso l'onere di organizzare, verso la fine di novembre e principio dicembre 2007, con l'ausilio di alcuni membri di comitato, un corso bocce per gli alunni delle scuole.
La gara venne svolta con l'abbinamento junior-senior e con partite ai 9 punti ma con la finale ai 12 punti. Tra í senior figuravano i seguenti soci attivi: Rodo Becchini, Rolando Bemardi, Piero e Marco Bozzotti, Paolo Di Giacopo, Giancarlo Biddau, Francesco Cordio ed il sottoscritto.
La finale di questa gara è poi stata vinta dalla ragazzina Nicole Poroli abbinata a suo zio Marco Bozzotti. Purtroppo di questi principianti, nell'ambito sportivo, salvo qualche rara eccezione, non ne abbiamo più visto traccia.
La mia avventura in ambito direttivo nella Società bocciofila Verbano è terminata alla fine del 2010, anno nel quale ho rassegnato le dimissioni. Ne faccio però con piacere ancora parte ma solo quale giocatore attivo.
Ricordo pure con estremo piacere di aver fatto parte della Federazione bocciofila Verbania nella qualità di cassiere dal 1972 al 1981 ed in seguito fino alla fusione con la Federazione Locarnese avvenuta verso la fine del 1993, quale segretario.